La valutazione d’ azienda mira a stimare il valore di un’impresa utilizzando specifiche metodologie ed assume particolare rilevanza nelle operazioni di fusioni ed acquisizioni (M&A).
In questo contesto, le valutazioni vengono utilizzate come base per le contrattazioni negoziali fra coloro che intendono cedere un’azienda ed i potenziali acquirenti. Il prezzo poi effettivamente pagato dipenderà dall’ interesse strategico che il potenziale investitore riconoscerà all’ azienda in vendita, quindi delle sinergie che riterrà di potere valorizzare con l’operazione di acquisizione, e dalla presenza di una situazione competitiva in termini di più potenziali acquirenti interessati alla società in vendita. L’ abilità di un bravo consulente M&A sta proprio nel creare tali condizioni e quindi nel massimizzare il prezzo della cessione d’ un’impresa.
Le metodologie di valutazione che trovano più larga applicazione nelle operazioni di fusioni ed acquisizioni sono due: (i) il metodo dei multipli, ed (ii) il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa (il Discounted Cash Flow o DCF nella terminologia anglosassone).
Il metodo dei multipli, che trova particolare applicazione nella valutazione di aziende di piccola/media dimensione non quotate, presuppone che il valore di un’azienda si possa determinare con riferimento ad indicazioni fornite per società con caratteristiche analoghe a quella oggetto di valutazione e si distingue in due sotto-metodologie: i multipli di mercato ed i multipli di transazioni.
I multipli di mercato vengono calcolati come rapporto tra valori borsistici e grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie di un campione selezionato di società comparabili. I multipli così calcolati (quale ad es. il rapporto prezzo/utili netti per azione) vengono applicati con eventuali correzioni ai corrispondenti valori della società da valutare. I multipli di transazioni invece, sono multipli calcolati sulla base di transazioni di M&A concluse aventi oggetto aziende comparabili per modello di attività, marginalità, tasso di crescita e caratteristiche di mercato. Uno dei principali rapporti utilizzati in questo contesto è quello tra “Enterprise Value” (capitalizzazione di mercato più posizione finanziaria netta) ed “EBITDA” (margine operativo lordo) che consente di depurare gli effetti distorsivi di differenti politiche di bilancio e di tassazione. Il vantaggio del metodo dei multipli consiste principalmente nella facilità di applicazione; risente però di una serie di limitazioni, prima fra tutte quella della scelta di un campione di riferimento adeguato per comparabilità e disponibilità dei dati da utilizzare.
Di maggiore spessore, ma anche di più difficile applicazione, è il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa. Questa metodologia presuppone una correlazione del valore aziendale alla capacità di produrre un livello di flussi monetari, dopo aver effettuato gli investimenti in capitale circolante e in attività fisse necessari a garantire il perdurare delle condizioni di profittabilità dell’azienda, adeguato a soddisfare le aspettative di remunerazione di un investitore. Il valore del capitale proprio viene determinato dalla somma algebrica del valore attuale dei flussi di cassa operativi netti futuri (determinati per un periodo di previsione esplicito integrato dal calcolo del valore terminale della società corrispondente al valore attuale dei flussi monetari successivi al periodo di previsione esplicita), la posizione finanziaria netta ed il valore di mercato di eventuali attività non inerenti alla gestione caratteristica.
Al di là della complessità della metodologia di calcolo, il DCF risente sia dell’elevata soggettività delle ipotesi necessarie per la determinazione dei diversi parametri (i flussi di cassa previsionali, la determinazione del tasso di attualizzazione quale indicatore di rischio), sia della disponibilità di dati (soprattutto nel caso in cui la società da valutare agisca in un contesto nel quale i mercati borsistici siano poco sviluppati) che, e soprattutto, dell’ elevata sensibilità dell’ intera valutazione alla determinazione del valore terminale.
Da quanto sopra, si evince che la valutazione d’ azienda è un processo complesso che richiede l’intervento di consulenti professionali usi all’ applicazione di tali metodologie. Tale è il bagaglio di un buon consulente di M&A, per il quale la conoscenza e l’applicazione di tali metodi rappresentano elementi imprescindibili in qualsiasi operazione di acquisizione e cessione di aziende.